Progettare un giardino è stimolante ed impegnativo quasi come progettare un’abitazione; ovviamente parliamo di complessità diverse tra loro, ma anche fortemente collegate.
Per chi ha la fortuna di avere la propria casa inserita all’interno di uno spazio aperto, un lotto di terreno o di una proprietà più ampia, prima o poi sentirà la necessità di completare questo spazio caratterizzandolo con la realizzazione di un giardino, un parco, uno spazio “verde”.
Sono convinto che tutti noi abbiamo bisogno del contatto con la Natura, forse perché ne siamo parte integrante; il fatto che viviamo all’interno di città sempre più caotiche, tecnologiche e affollate, dipende principalmente da certe necessità legate all’offerta di maggiori possibilità lavorative, presenza dei più svariati e necessari servizi, bisogno di sentirsi parte di una comunità.
Sulla positività psico fisica del giardino puoi approfondire leggendo la mia precedente riflessione
Sulla positività psico fisica del giardino puoi approfondire leggendo la mia precedente riflessione
Proprio perché viviamo all’interno di ambiti urbani, più o meno complessi, avere la disponibilità di un proprio spazio “verde”, sta diventando una necessità vitale per il nostro benessere, anche psico-fisico.
Quando, come architetti, ci accingiamo alla progettazione di un giardino, ci dobbiamo porre l’obiettivo di coniugare la ricerca della bellezza con la funzionalità ecologica e la sostenibilità ambientale.
Che si tratti di uno spazio urbano o di uno spazio naturale, sappiamo che il nostro intervento deve tendere al miglioramento del territorio che ci accingiamo a manipolare.
Diventa, così, fondamentale avere una lettura del paesaggio che permetta di comprendere la connessione tra l’area di intervento ed il contesto urbano, le relazioni con eventuali altri interventi, le componenti della storia da conservare e valorizzare, le caratteristiche della vegetazione esistente e potenziale del contesto, il sistema delle acque ed infine la morfologia del suolo.
Significa rilevare perfettamente il luogo e tutte le sue componenti fino alla analisi geologica e chimica del terreno; insomma, deve essere conosciuto tutto del luogo che andremo a trasformare.
Dopo questa fase, di rilievo e osservazione del luogo, inizia la fase dell'analisi di quello che sarà il coinvolgimento "umano" degli abitanti della casa con il futuro giardino.
Come per la progettazione dell'abitazione, anche per la progettazione del giardino, l'architetto dovrà interpretare bisogni, aspettative e sogni di coloro che "abiteranno" il giardino stesso; l'approccio metodologico è lo stesso, in fondo sono convinto che il giardino deve essere strettamente correlato con l'abitazione e deve costituire un ulteriore "soggiorno" dell'abitazione stessa che dai luoghi interni dovrà estendersi e svilupparsi anche nei luoghi esterni; in pratica, il progetto dovrà intendersi come un ampliamento della superficie abitativa che andrà ad arricchirsi e valorizzarsi assieme ai propri spazi esterni.
Come per la progettazione dell'abitazione, anche per la progettazione del giardino, l'architetto dovrà interpretare bisogni, aspettative e sogni di coloro che "abiteranno" il giardino stesso; l'approccio metodologico è lo stesso, in fondo sono convinto che il giardino deve essere strettamente correlato con l'abitazione e deve costituire un ulteriore "soggiorno" dell'abitazione stessa che dai luoghi interni dovrà estendersi e svilupparsi anche nei luoghi esterni; in pratica, il progetto dovrà intendersi come un ampliamento della superficie abitativa che andrà ad arricchirsi e valorizzarsi assieme ai propri spazi esterni.
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