Cucinare il cambiamento

Rendering di Giulia Calvani per Architetto Alessandro Barciulli

Ma quanti sono gli elementi da tenere in considerazione quando si inizia la progettazione della ristrutturazione di un ambiente?

Da un lato abbiamo un vasto patrimonio immobiliare esistente che necessita di ristrutturazione, ripensamento degli spazi e delle funzioni  e dall’altro abbiamo il forte cambiamento sociale, già in atto da tempo, ma destinato a variazioni forse oggi ancora non immaginabili; ciò comporta il ripensamento della modalità di utilizzo degli ambienti domestici e dei loro componenti, ovviamente tutto in relazione alle specifiche funzioni possibili in ogni singolo ambiente.

Uno degli ambienti più soggetti al cambiamento/ripensamento è la cucina o meglio “lo spazio per cucinare”.


Due parole di numero per ricordare che la cucina da sempre è stata il centro nevralgico della casa, il vero focolare domestico; nel 18° secolo la cucina inizia a perdere il suo ruolo di fulcro, quando le classi aristocratiche e borghesi la relegano nelle zone marginali e nascoste della casa (in quanto luogo rumoroso e puzzolente), il più possibile lontana dalla zona soggiorno.
E’ nel secolo scorso che inizia un percorso di lento recupero del proprio ruolo, all’interno della casa e della vita familiare, in particolare grazie anche al nuovo concetto di cucina americana aperta e grazie allo svilupparsi dell’industria degli elettrodomestici e di nuovi materiali per le finiture in edilizia.

Edilizia sostenibile - progettiamo edifici ecologici

Photo by Alex Iby on Unsplash
Credo che sia superfluo affermare quanto è negativo l’impatto sull’ambiente da parte del cambiamento climatico in atto, il surriscaldamento globale dovuto a grandi quantità di emissioni di gas serra, la carenza delle risorse e così via.  

Nello specifico, in questa sede, mi interessa osservare come fronteggiare questa crisi ambientale da architetto progettista.

Sentiamo spesso parlare di edilizia sostenibile, green building, bio-architettura, ecc… , ma, appunto, ne sentiamo solo parlare; in questo ambito il nostro Paese è culturalmente e politicamente troppo arretrato, dipendiamo unicamente dalle iniziative europee. Non so quanti anni sono stati necessari per iniziare a recepire l’importanza della prestazione energetica degli edifici e forse, ancora, non è stata neanche recepita in pieno.
Ricordo recentemente, nell’ambito della progettazione di un nuovo edificio, la discussione “feroce” avuta con il cliente che pretendeva di alimentare l’impianto termico con caldaia a gas metano, per comodità, in luogo delle, oramai obbligatorie, fonti di energia rinnovabile.

Si vive una volta sola

Foto di PublicDomainPictures da Pixabay
Il titolo di questo post è conseguenza della riflessione: "nuova casa o ristrutturazione dell'esistente?" —> la risposta è stata che, in ogni caso, deve essere ecosostenibile, sicura e dotata del massimo confort.

Cosa significa?  ecosostenibile: perché deve essere pensata per il presente e per il futuro, le energie necessarie prelevate da fonti rinnovabili, deve evitare lo spreco di energie contenendone le dispersioni, deve utilizzare materiali da costruzione facilmente riciclabili senza arrecare danno all’ambiente, zero emissioni, controllo e regolazione dell’abitat interno; sicura: perché la propria casa deve rappresentare un rifugio, e non una trappola, anche durante le sempre più crescenti calamità naturali, in particolare, come nelle nostre zone, durante l’attività sismica; il massimo confort: perché, tornare a casa dopo una frenetica giornata lavorativa deve essere piacevole, confortevole  e contribuire al miglioramento della qualità della nostra vita.

E’ vero che costruire la propria abitazione costituisce un costo economico notevole, ma è anche altrettanto vero che affidandosi a professionisti di comprovata esperienza, attingendo a possibili finanziamenti sostenibili, utilizzando le molteplici agevolazioni fiscali disponibili, è possibile affrontare e pianificare anche un investimento importante.

La ristrutturazione ecosostenibile conviene

Studio Architetto Alessandro Barciulli
Rendering by Giulia Calvani

Oltre che necessario, ristrutturare la propria casa per renderla ecosostenibile è anche economicamente conveniente.

Nel vasto mondo della ristrutturazione edilizia e delle mille variabili che la caratterizzano, oggi si sta facendo largo una fondamentale tendenza che è quella della sostenibilità.

Da un lato c’è la crescente consapevolezza che sia giunto il momento di cominciare a rispettare l’ambiente in cui tutti viviamo, ma dall’altro lato c’è la ricerca del benessere di tutta la famiglia.

Prima l’attenzione era tutta sulla capacità degli edifici di contenere il consumo di energia (dovuta più agli obblighi di Legge che alla sensibilità degli interessati), ma ora l’attenzione si sta spostando sul benessere delle persone.