Bene o male, anche in Italia ci stiamo allineando al comune comportamento europeo e dagli inizi di questo anno la Certificazione Energetica del fabbricato o dell'appartamento è obbligatoria, negli stessi modi e nelle stesse forme degli altri paesi europei; in particolare, dal 1° febbraio 2013 la precedente direttiva 2002/91/CE è ufficialmente abrogata ed entra in pieno vigore la direttiva EPBD (Energy Performance Building Directive) relativa alla 2010/31/UE. Tale direttiva richiederà la totale revisione anche dei metodi di analisi e calcolo delle caratteristiche energetiche di un edificio.
Fatto questo doveroso accenno burocratico, di fatto si tratta del salto di qualità che interesserà tutti gli immobili italiani, sia esistenti che futuri e tenderà a dare una pagella ad ogni fabbricato, o porzione di esso, circa le proprie ed intrinseche caratteristiche di capacità energetica e di rispetto dell'ambiente.
La Certificazione Energetica è uno strumento che avrà varie linee di utilità: nel senso più ampio, a livello nazionale ed europeo, rappresenterà uno strumento capace di influenzare il mercato mondiale dell'energia sia per la determinazione degli approvvigionamenti energetici necessari e sia per determinare una sempre migliore efficienza energetica del patrimonio edilizio; nel senso più diretto, influenzerà sempre di più interventi migliorativi sia nei singoli edifici che nei singoli appartamenti, con conseguente aumento del confort abitativo e del risparmio energetico, in pratica avremo case sempre più efficienti.
Ovviamente, rappresenta un salto di qualità anche dal punto di vista professionale, infatti, il Certificatore Energetico sarà una figura professionale che valuterà la qualità abitativa dell'edificio, in maniera indipendente da coloro che hanno partecipato all'iter realizzativo, per cui sarà colui che indicherà direttamente all'utente i consumi che avrà l'immobile nel corso della sua utilizzazione.
Se pensiamo per un attimo a quanto può incidere, ad esempio nella stima immobiliare di un fabbricato, il proprio grado di consumo energetico, per cui quanto costerà abitare l'immobile in questione, se pensiamo quanto sarà deprezzato l'immobile durante la trattativa della compravendita, ci rendiamo subito conto dell'importanza che riveste la Certificazione Energetica ed il ruolo del certificatore; soprattutto, ci rendiamo conto quanto è importante saper progettare e realizzare un fabbricato nel rispetto dell'ambiente, scegliendo i giusti materiali costruttivi, equilibrando con la dovuta premura gli impianti e integrandoli con tutti i possibili contributi passivi che la zona della costruzione ci permette.
Il Certificatore è un professionista di esperienza, si configura come un garante decisivo del risultato finale, il suo livello professionale si delinea osservandone il percorso professionale ed il livello di ricerca e verifica dei prodotti, delle tecnologie ed innovazioni messe a disposizione dal mercato. Non ci si improvvisa certificatori, non è sufficiente acquistare un computer con un software adeguato e sfornare certificazioni a basso costo, sicuramente non rappresentative delle reali caratteristiche del fabbricato. Credo che i furbi all'italiana avranno vita breve, in particolare per il grado di responsabilità che ogni certificazione rappresenta ed anche per il continuo confronto a livello europeo con colleghi professionisti da sempre attenti alla qualità del loro prodotto.
Il mercato immobiliare sarà ovviamente trasformato, ci sarà sempre più richiesta di qualità, a fronte del notevole costo che rappresenta una costruzione; per cui, tutte le figure professionali che ruotano attorno al mercato immobiliare, dalle agenzie di mediazione, alle imprese costruttrici, alle aziende produttrici alle varie figure professionali, dovranno tutti dare attenzione alla qualità dei propri prodotti o prestazioni, perché da tutto ciò dipenderà il nostro futuro, nel rispetto primario dell'ambiente in cui viviamo, ma anche nel rispetto di chi investe le proprie economie ed i propri risparmi per realizzare il proprio sogno.
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