Rendering by Giulia Calvani |
Oltre che necessario, ristrutturare la propria casa per renderla ecosostenibile è anche economicamente conveniente.
Nel vasto mondo della ristrutturazione edilizia e delle mille variabili che la caratterizzano, oggi si sta facendo largo una fondamentale tendenza che è quella della sostenibilità.
Da un lato c’è la crescente consapevolezza che sia giunto il momento di cominciare a rispettare l’ambiente in cui tutti viviamo, ma dall’altro lato c’è la ricerca del benessere di tutta la famiglia.
Prima l’attenzione era tutta sulla capacità degli edifici di contenere il consumo di energia (dovuta più agli obblighi di Legge che alla sensibilità degli interessati), ma ora l’attenzione si sta spostando sul benessere delle persone.
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Leggendo le molteplici statistiche del settore delle costruzioni è questo ciò che emerge, la richiesta del confort abitativo è alla base delle maggiori richieste immobiliari.
A mio parere, sapendo che l’elemento cardine di tutto il complesso percorso della ristrutturazione è il progettista, colui che dovrebbe essere interpellato per primo da coloro che intendono eseguire la ristrutturazione del proprio immobile, lascia un pò di tristezza osservare che è il mercato immobiliare che spinge verso l’importanza della sostenibilità edilizia e non la sensibilità dei professionisti del settore.
Questo dimostra che non basta rivolgersi all’architetto, ma che è importante scegliere l’architetto giusto, preparato e consapevole del futuro stile di vita nel pieno rispetto dell’ambiente e nel massimo confort ottenibile.
All’inizio di questa riflessione affermo che la ristrutturazione ecosostenibile è economicamente conveniente; infatti, oltre ai già noti incentivi fiscali, che raggiungono anche il 65% delle detrazioni Irpef, ovviamente in base al tipo di intervento, non deve essere sottovalutato che portare una abitazione in classe A ne aumenta sensibilmente il valore (si calcola che l’aumento di valore può essere sempre maggiore dell’investimento necessario).
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