Niente sarà più come prima


Al di là delle ovvie tecniche di progettazione e delle stringenti norme urbanistiche ed edilizie, credo che non esistano sistemi codificati da seguire per la progettazione di un edificio, qualsiasi possa essere la sua futura destinazione; o meglio, certo che esistono  sistemi codificati, regole accademiche da seguire e metodologie consolidate, ma ognuna delle conosciute e consolidate soluzioni progettuali, a mio parere, oggi non sono e non devono essere considerate più percorribili e tanto meno attuali.

I vari metodi di progettazione andavano bene nei decenni trascorsi, durante il periodo del boom edilizio, negli anni in cui gli italiani avevano bisogno della casa, del laboratorio o della piccola fabbrica, ma oggi siamo entrati in un’epoca dove il bisogno della casa è relativo, con l’economia che ristagna pesantemente da molti anni gran parte dei giovani sono costretti a vivere ancora nell’abitazione dei genitori (e gran parte se ne va all’estero).


Sono convinto che oggi sia necessario progettare sempre ed unicamente “su misura”, oggi, noi architetti, dobbiamo essere un pò psicologi per capire nel profondo quali sono i desideri del cliente, dobbiamo essere un pò sarti per progettare un edificio od una abitazione calibrata il più possibile sulla personalità del cliente e della propria famiglia, ed anche un pò lungimiranti per realizzare una costruzione ecosostenibile e facilmente trasformabile, per poter in un domani (vicino o lontano poco importa), essere pronti a trasformare di nuovo l’involucro edilizio, se non a sostituirlo completamente per dare adeguata risposta alla personalità di una diversa clientela.


Ciò significa che le case dovranno essere costruite con materiali facilmente trasformabili (per cui ecosostenibili), con modalità e tecniche economicamente possibili , dovranno essere anche autosufficienti e, magari, anche interconnesse.

Photo by Nick Fewings on Unsplash

Nessun commento:

Posta un commento